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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI

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2 Pietro

1. 2. 3.

Questa lettera insiste particolarmente sulle qualifiche del suo autore: Simon Pietro, apostolo di Cristo (1, 1), testimone della sua Trasfigurazione (1, 16-18), fratello di Paolo (3, 15). Non manca neppure il riferimento a una prima lettera (3, 1). Lo scopo principale dello scritto, di tipo omiletico e parenetico, è di far fronte ad alcuni errori, dubbi e confusioni relativi alla speranza cristiana. Le notevoli differenze di stile fra le due lettere, il fatto che vi venga lungamente utilizzata Gd, alcuni elementi che fanno pensare a un tempo piuttosto avanzato, per esempio l'esistenza di una raccolta delle lettere di Paolo messe alla pari con le altre sacre Scritture (3, 14- 16), hanno fatto pensare che il redattore della lettera sia un discepolo dell'apostolo che o rimaneggia materiale pietrino, o scrive in proprio, nella linea dell'insegnamento di Pietro e attribuendogli lo scritto con un artificio letterario frequente in quell'epoca nel mondo giudaico e noto anche alla Bibbia (cfr. introd. a Qo e Sap). I destinatari sembrano essere gli stessi cristiani asiatici della 1 Pt (3, 1) e l'epoca della lettera è da riportarsi o al 64, in prossimità della morte dell'apostolo (1, 14) o, se l'autore è un suo discepolo, verso gli anni 70-80 che seguirono la prima generazione cristiana.
 

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