www.maranatha.it/mobile |
LA SACRA BIBBIA Edizione CEI |
Giovanni 3 |
[1] C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei.
[2] Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: "Rabbì, sappiamo che sei un
maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio
non è con lui".
[3] Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce
dall'alto, non può vedere il regno di Dio".
[4] Gli disse Nicodèmo: "Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può
forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?".
[5] Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da
acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
[6] Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è
Spirito.
[7] Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto.
[8] Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove
viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito".
[9] Replicò Nicodèmo: "Come può accadere questo?".
[10] Gli rispose Gesù: "Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?
[11] In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e
testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra
testimonianza.
[12] Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se
vi parlerò di cose del cielo?
[13] Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che
è disceso dal cielo.
[14] E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia
innalzato il Figlio dell'uomo,
[15] perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna".
[16] Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito,
perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
[17] Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma
perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
[18] Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato
condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
[19] E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini
hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.
[20] Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce
perché non siano svelate le sue opere.
[21] Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che
le sue opere sono state fatte in Dio.
[22] Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della
Giudea; e là si trattenne con loro, e battezzava.
[23] Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché c'era là
molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare.
[24] Giovanni, infatti, non era stato ancora imprigionato.
[25] Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo
riguardo la purificazione.
[26] Andarono perciò da Giovanni e gli dissero: "Rabbì, colui che era con
te dall'altra parte del Giordano, e al quale hai reso testimonianza, ecco
sta battezzando e tutti accorrono a lui".
[27] Giovanni rispose: "Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato
dato dal cielo.
[28] Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma
io sono stato mandato innanzi a lui.
[29] Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è
presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa
mia gioia è compiuta.
[30] Egli deve crescere e io invece diminuire.
[31] Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra,
appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di
sopra di tutti.
[32] Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua
testimonianza;
[33] chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero.
[34] Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo
Spirito senza misura.
[35] Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
[36] Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio
non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui".