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LA SACRA BIBBIA Edizione CEI |
Luca |
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Luca, autore anche
degli Atti degli Apostoli, fu un colto medico siriano, convertitosi in
Antiochia verso l’a. 43. Conobbe Cristo dai primi testimoni della sua
vita e si preparò alla stesura del vangelo con una accurata indagine (1,
2-3). All’intelligenza più profonda del mistero evangelico contribuì il
fatto che Luca fu discepolo e collaboratore di Paolo (Col 4, 14; Fm v.
23; 2 Tm 4, 11). Il vangelo è preceduto da una esemplare prefazione,
contenente la dedica ad un ignoto quanto illustre Teofilo –
equivalentemente, alla comunità cristiana di origine pagana - e la
dichiarazione dello scopo dell’autore, che è quello di offrire la
documentazione di fondo della fede cristiana. Luca, narratore di sicure
risorse letterarie, inizia il suo racconto con vasti scorci
dell’infanzia di Cristo (cc. 1-2), su un materiale che con ogni
probabilità proviene da ambiente palestinese, non escluso il contributo
della stessa Madre di Gesù (cfr. 2, 19.51). Lo schema ulteriore del
terzo vangelo è assai vicino a quello di Marco, largamente utilizzato:
preludio all’attività pubblica di Gesù (3, 1-4, 13), predicazione e
miracoli in Galilea (4, 14-9, 50), viaggio verso Gerusalemme (9, 51-19,
28), mistero pasquale in Cristo (19, 29-24, 53). Il complesso di 9,
51-18, 24 è senza paralleli negli altri vangeli e contiene preziosi
apporti di Luca. Il vangelo, che precedette gli Atti (cfr. introd.)
dello stesso autore, fu scritto fra il 65 e il 70 e presenta Cristo come
Salvatore dell’intero genere umano, dando rilievo particolare alla sua
bontà per i peccatori. Ciò suggerì a Dante Alighieri la definizione di
Luca come “scriba della mansuetudine di Cristo”. Altri temi
significativamente sottolineati sono: la preghiera, la povertà, la gioia
del vangelo, la parte delle donne nel messaggio e nella vita di Cristo.