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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              2 Samuele 3  | 
          
      [1] La guerra tra la casa di Saul e la casa di
      Davide si protrasse a lungo. Davide con l'andar del tempo si faceva più
      forte, mentre la casa di Saul andava indebolendosi.
      
      [2] In Ebron nacquero a Davide dei figli e furono: il maggiore Amnòn,
      nato da Achinoàm di Izreèl;
      
      [3] il secondo Kileàb, da Abigail già moglie di Nabal da Carmel; il
      terzo Assalonne, nato da Maaca, figlia di Talmài re di Ghesùr;
      
      [4] il quarto Adonìa nato da Agghìt; il quinto Sefatìa, figlio di Abitàl;
      
      [5] il sesto Itreàm, nato da Eglà moglie di Davide. Questi nacquero a
      Davide in Ebron.
      
      [6] Mentre durava la lotta tra la casa di Saul e quella di Davide, Abner
      era diventato potente nella casa di Saul.
      
      [7] Saul aveva avuto una concubina chiamata Rizpà figlia di Aià. Ora
      Is-Bàal disse ad Abner: "Perché ti sei unito alla concubina di mio
      padre?".
      
      [8] Abner si adirò molto per le parole di Is-Bàal e disse: "Sono io
      una testa di cane, di quelli di Giuda? Fino ad oggi ho usato benevolenza
      alla casa di Saul tuo padre, favorendo i suoi fratelli e i suoi amici, e
      non ti ho fatto cadere nelle mani di Davide; oggi tu mi rimproveri una
      colpa di donna.
      
      [9] Tanto faccia Dio ad Abner e anche peggio, se io non farò per Davide
      ciò che il Signore gli ha giurato:
      
      [10] trasferire cioè il regno dalla casa di Saul e stabilire il trono di
      Davide su Israele e su Giuda, da Dan fino a Bersabea".
      
      [11] Quegli non fu capace di rispondere una parola ad Abner, perché aveva
      paura di lui.
      
      
      [12] Abner inviò subito messaggeri a Davide per dirgli: "A chi il
      paese?". Intendeva dire: "Fà alleanza con me ed ecco, la mia
      mano sarà con te per ricondurre a te tutto Israele".
      
      [13] Rispose: "Bene! Io farò alleanza con te. Però ho una cosa da
      chiederti ed è questa: non verrai alla mia presenza, se prima non mi
      condurrai davanti Mikal figlia di Saul, quando verrai a vedere il mio
      volto".
      
      [14] Davide spedì messaggeri a Is-Bàal, figlio di Saul, intimandogli:
      "Restituisci mia moglie Mikal, che feci mia sposa al prezzo di cento
      membri di Filistei".
      
      [15] Is-Bàal mandò incaricati a toglierla al suo marito, Paltiel figlio
      di Lais.
      
      [16] Suo marito la seguì, camminando e piangendo dietro di lei fino a
      Bacurim. Poi Abner gli disse: "Torna indietro!" e quegli tornò.
      
      [17] Intanto Abner rivolse questo discorso agli anziani d'Israele:
      "Da tempo voi ricercate Davide come vostro re.
      
      [18] Ora mettetevi al lavoro, perché il Signore ha detto e confermato a
      Davide: Per mezzo di Davide mio servo libererò Israele mio popolo dalle
      mani dei Filistei e dalle mani di tutti i suoi nemici".
      
      [19] Abner ebbe colloqui anche con gli uomini di Beniamino. Poi Abner tornò
      solo da Davide in Ebron a riferirgli quanto era stato approvato da Israele
      e da tutta la casa di Beniamino.
      
      [20] Abner venne dunque a Davide in Ebron con venti uomini e Davide fece
      servire un banchetto ad Abner e ai suoi uomini.
      
      [21] Abner disse poi a Davide: "Sono pronto! Vado a radunare tutto
      Israele intorno al re mio signore. Essi faranno alleanza con te e regnerai
      su quanto tu desideri". Davide congedò poi Abner, che partì in
      pace.
      
      
      [22] Ed ecco, gli uomini di Davide e Ioab tornavano da una scorreria e
      portavano con sé grande bottino. Abner non era più con Davide in Ebron,
      perché questi lo aveva congedato, ed egli era partito in pace.
      
      [23] Quando arrivarono Ioab e la sua truppa, fu riferito a Ioab: "È
      venuto dal re Abner figlio di Ner ed egli l'ha congedato e se n'è andato
      in pace".
      
      [24] Ioab si presentò al re e gli disse: "Che hai fatto? Ecco, è
      venuto Abner da te; perché l'hai congedato ed egli se n'è andato?
      
      [25] Non sai chi è Abner figlio di Ner? È venuto per ingannarti, per
      conoscere le tue mosse, per sapere ciò che fai".
      
      [26] Ioab si allontanò da Davide e mandò messaggeri dietro Abner e lo
      fece tornare indietro dalla cisterna di Sira, senza che Davide lo sapesse.
      
      [27] Abner tornò a Ebron e Ioab lo prese in disparte in mezzo alla porta,
      come per parlargli in privato, e qui lo colpì al basso ventre e lo
      uccise, per vendicare il sangue di Asaèl suo fratello.
      
      [28] Davide seppe più tardi la cosa e protestò: "Sono innocente io
      e il mio regno per sempre davanti al Signore del sangue di Abner figlio di
      Ner.
      
      [29] Ricada sulla testa di Ioab e su tutta la casa di suo padre. Nella
      casa di Ioab non manchi mai chi soffra gonorrea o sia colpito da lebbra o
      maneggi il fuso, chi cada di spada o chi sia senza pane".
      
      [30] Ioab e suo fratello Abisài avevano trucidato Abner, perché aveva
      ucciso Asaèl loro fratello a Gàbaon in battaglia.
      
      [31] Davide disse a Ioab e a tutta la gente che era con lui:
      "Stracciatevi le vesti, vestitevi di sacco e fate lutto davanti ad
      Abner". Anche il re Davide seguiva la bara.
      
      [32] Seppellirono Abner in Ebron e il re levò la sua voce e pianse
      davanti al sepolcro di Abner; pianse tutto il popolo.
      
      [33] Il re intonò un lamento funebre su Abner e disse:
      "Come muore un insensato,
      doveva dunque Abner morire?
      
      [34] Le tue mani non erano state legate,
      i tuoi piedi non erano stati stretti in catene!
      Sei caduto come si cade
      davanti ai malfattori!".
      Tutto il popolo riprese a piangere su di lui.
      
      [35] Tutto il popolo venne a invitare Davide perché prendesse cibo,
      mentre era ancora giorno; ma Davide giurò: "Tanto mi faccia Dio e
      anche di peggio, se io gusterò pane o qualsiasi altra cosa prima del
      tramonto del sole".
      
      [36] Tutto il popolo notò la cosa e la trovò giusta; quanto fece il re
      ebbe l'approvazione del popolo intero.
      
      [37] Tutto il popolo, cioè tutto Israele, fu convinto in quel giorno che
      la morte di Abner figlio di Ner non era stata provocata dal re.
      
      [38] Disse ancora il re ai suoi ministri: "Sappiate che oggi è
      caduto un capo, un grande in Israele. Io, oggi, mi sono comportato
      dolcemente, sebbene già consacrato re, mentre questi uomini, i figli di
      Zeruià, sono stati più duri di me. Provveda il Signore a trattare il
      malvagio secondo la sua malvagità".