LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74 |
Levitico 25 |
[1] Il Signore disse ancora a Mosè sul monte Sinai:
[2] "Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete nel
paese che io vi dò, la terra dovrà avere il suo sabato consacrato al
Signore.
[3] Per sei anni seminerai il tuo campo e poterai la tua vigna e ne
raccoglierai i frutti;
[4] ma il settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto per la terra,
un sabato in onore del Signore; non seminerai il tuo campo e non poterai
la tua vigna.
[5] Non mieterai quello che nascerà spontaneamente dal seme caduto nella
tua mietitura precedente e non vendemmierai l'uva della vigna che non
avrai potata; sarà un anno di completo riposo per la terra.
[6] Ciò che la terra produrrà durante il suo riposo servirà di
nutrimento a te, al tuo schiavo, alla tua schiava, al tuo bracciante e al
forestiero che è presso di te;
[7] anche al tuo bestiame e agli animali che sono nel tuo paese servirà
di nutrimento quanto essa produrrà.
[8] Conterai anche sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni;
queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni.
[9] Al decimo giorno del settimo mese, farai squillare la tromba
dell'acclamazione; nel giorno dell'espiazione farete squillare la tromba
per tutto il paese.
[10] Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la
liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un
giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua
famiglia.
[11] Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né
semina, né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la
vendemmia delle vigne non potate.
[12] Poiché è il giubileo; esso vi sarà sacro; potrete però mangiare
il prodotto che daranno i campi.
[13] In quest'anno del giubileo, ciascuno tornerà in possesso del suo.
[14] Quando vendete qualche cosa al vostro prossimo o quando acquistate
qualche cosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello.
[15] Regolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero
degli anni trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli venderà a te in base
agli anni di rendita.
[16] Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto
minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo; perché egli ti
vende la somma dei raccolti.
[17] Nessuno di voi danneggi il fratello, ma temete il vostro Dio, poiché
io sono il Signore vostro Dio.
[18] Metterete in pratica le mie leggi e osserverete le mie prescrizioni,
le adempirete e abiterete il paese tranquilli.
[19] La terra produrrà frutti, voi ne mangerete a sazietà e vi abiterete
tranquilli.
[20] Se dite: Che mangeremo il settimo anno, se non semineremo e non
raccoglieremo i nostri prodotti?,
[21] io disporrò in vostro favore un raccolto abbondante per il sesto
anno ed esso vi darà frutti per tre anni.
[22] L'ottavo anno seminerete e consumerete il vecchio raccolto fino al
nono anno; mangerete il raccolto vecchio finché venga il nuovo.
[23] Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia
e voi siete presso di me come forestieri e inquilini.
[24] Perciò, in tutto il paese che avrete in possesso, concederete il
diritto di riscatto per quanto riguarda il suolo.
[25] Se il tuo fratello, divenuto povero, vende una parte della sua
proprietà, colui che ha il diritto di riscatto, cioè il suo parente più
stretto, verrà e riscatterà ciò che il fratello ha venduto.
[26] Se uno non ha chi possa fare il riscatto, ma giunge a procurarsi da sé
la somma necessaria al riscatto,
[27] conterà le annate passate dopo la vendita, restituirà al compratore
il valore degli anni che ancora rimangono e rientrerà così in possesso
del suo patrimonio.
[28] Ma se non trova da sé la somma sufficiente a rimborsarlo, ciò che
ha venduto rimarrà in mano al compratore fino all'anno del giubileo; al
giubileo il compratore uscirà e l'altro rientrerà in possesso del suo
patrimonio.
[29] Se uno vende una casa abitabile in una città recinta di mura, ha
diritto al riscatto fino allo scadere dell'anno dalla vendita; il suo
diritto di riscatto durerà un anno intero.
[30] Ma se quella casa, posta in una città recinta di mura, non è
riscattata prima dello scadere di un intero anno, rimarrà sempre proprietà
del compratore e dei suoi discendenti; il compratore non sarà tenuto a
uscire al giubileo.
[31] Però le case dei villaggi non attorniati da mura vanno considerate
come parte dei fondi campestri; potranno essere riscattate e al giubileo
il compratore dovrà uscire.
[32] Quanto alle città dei leviti e alle case che essi vi possederanno, i
leviti avranno il diritto perenne di riscatto.
[33] Se chi riscatta è un levita, in occasione del giubileo il compratore
uscirà dalla casa comprata nella città levitica, perché le case delle
città levitiche sono loro proprietà, in mezzo agli Israeliti.
[34] Neppure campi situati nei dintorni delle città levitiche si potranno
vendere, perché sono loro proprietà perenne.
[35] Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria ed è privo di
mezzi, aiutalo, come un forestiero e inquilino, perché possa vivere
presso di te.
[36] Non prendere da lui interessi, né utili; ma temi il tuo Dio e fà
vivere il tuo fratello presso di te.
[37] Non gli presterai il denaro a interesse, né gli darai il vitto a
usura.
[38] Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatto uscire dal paese
d'Egitto, per darvi il paese di Cànaan, per essere il vostro Dio.
[39] Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria e si vende a
te, non farlo lavorare come schiavo;
[40] sia presso di te come un bracciante, come un inquilino. Ti servirà
fino all'anno del giubileo;
[41] allora se ne andrà da te insieme con i suoi figli, tornerà nella
sua famiglia e rientrerà nella proprietà dei suoi padri.
[42] Poiché essi sono miei servi, che io ho fatto uscire dal paese
d'Egitto; non debbono essere venduti come si vendono gli schiavi.
[43] Non lo tratterai con asprezza, ma temerai il tuo Dio.
[44] Quanto allo schiavo e alla schiava, che avrai in proprietà, potrete
prenderli dalle nazioni che vi circondano; da queste potrete comprare lo
schiavo e la schiava.
[45] Potrete anche comprarne tra i figli degli stranieri, stabiliti presso
di voi e tra le loro famiglie che sono presso di voi, tra i loro figli
nati nel vostro paese; saranno vostra proprietà.
[46] Li potrete lasciare in eredità ai vostri figli dopo di voi, come
loro proprietà; vi potrete servire sempre di loro come di schiavi; ma
quanto ai vostri fratelli, gli Israeliti, ognuno nei riguardi dell'altro,
non lo tratterai con asprezza.
[47] Se un forestiero stabilito presso di te diventa ricco e il tuo
fratello si grava di debiti con lui e si vende al forestiero stabilito
presso di te o a qualcuno della sua famiglia,
[48] dopo che si è venduto, ha il diritto di riscatto; lo potrà
riscattare uno dei suoi fratelli
[49] o suo zio o il figlio di suo zio; lo potrà riscattare uno dei
parenti dello stesso suo sangue o, se ha i mezzi di farlo, potrà
riscattarsi da sé.
[50] Farà il calcolo con il suo compratore, dall'anno che gli si è
venduto all'anno del giubileo; il prezzo da pagare sarà in proporzione
del numero degli anni, valutando le sue giornate come quelle di un
bracciante.
[51] Se vi sono ancora molti anni per arrivare al giubileo, pagherà il
riscatto in ragione di questi anni e in proporzione del prezzo per il
quale fu comprato;
[52] se rimangono pochi anni per arrivare al giubileo, farà il calcolo
con il suo compratore e pagherà il prezzo del suo riscatto in ragione di
quegli anni.
[53] Resterà presso di lui come un bracciante preso a servizio anno per
anno; il padrone non dovrà trattarlo con asprezza sotto i suoi occhi.
[54] Se non è riscattato in alcuno di quei modi, se ne andrà libero
l'anno del giubileo: lui con i suoi figli.
[55] Poiché gli Israeliti sono miei servi; miei servi, che ho fatto
uscire dal paese d'Egitto. Io sono il Signore vostro Dio".