LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74 |
Genesi 48 |
[1] Dopo queste cose, fu riferito a Giuseppe: "Ecco, tuo padre è
malato!". Allora egli condusse con sé i due figli Manasse ed Efraim.
[2] Fu riferita la cosa a Giacobbe: "Ecco, tuo figlio Giuseppe è
venuto da te". Allora Israele raccolse le forze e si mise a sedere
sul letto.
[3] Giacobbe disse a Giuseppe: "Dio onnipotente mi apparve a Luz, nel
paese di Cànaan, e mi benedisse
[4] dicendomi: Ecco, io ti rendo fecondo: ti moltiplicherò e ti farò
diventare un insieme di popoli e darò questo paese alla tua discendenza
dopo di te in possesso perenne.
[5] Ora i due figli che ti sono nati nel paese d'Egitto prima del mio
arrivo presso di te in Egitto, sono miei: Efraim e Manasse saranno miei
come Ruben e Simeone.
[6] Invece i figli che tu avrai generati dopo di essi, saranno tuoi:
saranno chiamati con il nome dei loro fratelli nella loro eredità.
[7] Quanto a me, mentre giungevo da Paddan, Rachele, tua madre, mi morì
nel paese di Cànaan durante il viaggio, quando mancava un tratto di
cammino per arrivare a Efrata, e l'ho sepolta là lungo la strada di
Efrata, cioè Betlemme".
[8] Poi Israele vide i figli di Giuseppe e disse: "Chi sono
questi?".
[9] Giuseppe disse al padre: "Sono i figli che Dio mi ha dati
qui". Riprese: "Portameli perché io li benedica!".
[10] Ora gli occhi di Israele erano offuscati dalla vecchiaia: non poteva
più distinguere. Giuseppe li avvicinò a lui, che li baciò e li abbracciò.
[11] Israele disse a Giuseppe: "Io non pensavo più di vedere la tua
faccia ed ecco, Dio mi ha concesso di vedere anche la tua prole!".
[12] Allora Giuseppe li ritirò dalle sue ginocchia e si prostrò con la
faccia a terra.
[13] Poi li prese tutti e due, Efraim con la sua destra, alla sinistra di
Israele, e Manasse con la sua sinistra, alla destra di Israele, e li
avvicinò a lui.
[14] Ma Israele stese la mano destra e la pose sul capo di Efraim, che
pure era il più giovane, e la sua sinistra sul capo di Manasse,
incrociando le braccia, benché Manasse fosse il primogenito.
[15] E così benedisse Giuseppe:
"Il Dio, davanti al quale hanno camminato
i miei padri Abramo e Isacco,
il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto
fino ad oggi,
[16] l'angelo che mi ha liberato da ogni male,
benedica questi giovinetti!
Sia ricordato in essi il mio nome
e il nome dei miei padri Abramo e Isacco
e si moltiplichino in gran numero
in mezzo alla terra!".
[17] Giuseppe notò che il padre aveva posato la destra sul capo di Efraim
e ciò gli spiacque. Prese dunque la mano del padre per toglierla dal capo
di Efraim e porla sul capo di Manasse.
[18] Disse al padre: "Non così, padre mio: è questo il primogenito,
posa la destra sul suo capo!".
[19] Ma il padre ricusò e disse: "Lo so, figlio mio, lo so:
anch'egli diventerà un popolo, anch'egli sarà grande, ma il suo fratello
minore sarà più grande di lui e la sua discendenza diventerà una
moltitudine di nazioni".
[20] E li benedisse in quel giorno:
"Di voi si servirà Israele
per benedire, dicendo:
Dio ti renda come Efraim e come Manasse!".
Così pose Efraim prima di Manasse.
[21] Poi Israele disse a Giuseppe: "Ecco, io sto per morire, ma Dio
sarà con voi e vi farà tornare al paese dei vostri padri.
[22] Quanto a me, io do a te, più che ai tuoi fratelli, un dorso di
monte, che io ho conquistato dalle mani degli Amorrèi con la spada e
l'arco".