LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74 |
Genesi 41 |
[1] Al termine di due anni, il faraone sognò di trovarsi presso il Nilo.
[2] Ed ecco salirono dal Nilo sette vacche, belle di aspetto e grasse e si
misero a pascolare tra i giunchi.
[3] Ed ecco, dopo quelle, sette altre vacche salirono dal Nilo, brutte di
aspetto e magre, e si fermarono accanto alle prime vacche sulla riva del
Nilo.
[4] Ma le vacche brutte di aspetto e magre divorarono le sette vacche
belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegliò.
[5] Poi si addormentò e sognò una seconda volta: ecco sette spighe
spuntavano da un unico stelo, grosse e belle.
[6] Ma ecco sette spighe vuote e arse dal vento d'oriente spuntavano dopo
quelle.
[7] Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Poi il
faraone si svegliò: era stato un sogno.
[8] Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perciò convocò tutti gli
indovini e tutti i saggi dell'Egitto. Il faraone raccontò loro il sogno,
ma nessuno lo sapeva interpretare al faraone.
[9] Allora il capo dei coppieri parlò al faraone: "Io devo ricordare
oggi le mie colpe.
[10] Il faraone si era adirato contro i suoi servi e li aveva messi in
carcere nella casa del capo delle guardie, me e il capo dei panettieri.
[11] Noi facemmo un sogno nella stessa notte, io e lui; ma avemmo ciascuno
un sogno con un significato particolare.
[12] Ora era là con noi un giovane ebreo, schiavo del capo delle guardie;
noi gli raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpretò, dando a
ciascuno spiegazione del suo sogno.
[13] Proprio come ci aveva interpretato, così avvenne: io fui restituito
alla mia carica e l'altro fu impiccato".
[14] Allora il faraone convocò Giuseppe. Lo fecero uscire in fretta dal
sotterraneo ed egli si rase, si cambiò gli abiti e si presentò al
faraone.
[15] Il faraone disse a Giuseppe: "Ho fatto un sogno e nessuno lo sa
interpretare; ora io ho sentito dire di te che ti basta ascoltare un sogno
per interpretarlo subito".
[16] Giuseppe rispose al faraone: "Non io, ma Dio darà la risposta
per la salute del faraone!".
[17] Allora il faraone disse a Giuseppe: "Nel mio sogno io mi trovavo
sulla riva del Nilo.
[18] Quand'ecco salirono dal Nilo sette vacche grasse e belle di forma e
si misero a pascolare tra i giunchi.
[19] Ed ecco sette altre vacche salirono dopo quelle, deboli, brutte di
forma e magre: non ne vidi mai di così brutte in tutto il paese d'Egitto.
[20] Le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche, quelle
grasse.
[21] Queste entrarono nel loro corpo, ma non si capiva che vi fossero
entrate, perché il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai.
[22] Poi vidi nel sogno che sette spighe spuntavano da un solo stelo,
piene e belle.
[23] Ma ecco sette spighe secche, vuote e arse dal vento d'oriente,
spuntavano dopo quelle.
[24] Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe belle. Ora io l'ho
detto agli indovini, ma nessuno mi dà la spiegazione".
[25] Allora Giuseppe disse al faraone: "Il sogno del faraone è uno
solo: quello che Dio sta per fare, lo ha indicato al faraone.
[26] Le sette vacche belle sono sette anni e le sette spighe belle sono
sette anni: è un solo sogno.
[27] E le sette vacche magre e brutte, che salgono dopo quelle, sono sette
anni e le sette spighe vuote, arse dal vento d'oriente, sono sette anni:
vi saranno sette anni di carestia.
[28] È appunto ciò che ho detto al faraone: quanto Dio sta per fare,
l'ha manifestato al faraone.
[29] Ecco stanno per venire sette anni, in cui sarà grande abbondanza in
tutto il paese d'Egitto.
[30] Poi a questi succederanno sette anni di carestia; si dimenticherà
tutta quella abbondanza nel paese d'Egitto e la carestia consumerà il
paese.
[31] Si dimenticherà che vi era stata l'abbondanza nel paese a causa
della carestia venuta in seguito, perché sarà molto dura.
[32] Quanto al fatto che il sogno del faraone si è ripetuto due volte,
significa che la cosa è decisa da Dio e che Dio si affretta ad eseguirla.
[33] Ora il faraone pensi a trovare un uomo intelligente e saggio e lo
metta a capo del paese d'Egitto.
[34] Il faraone inoltre proceda ad istituire funzionari sul paese, per
prelevare un quinto sui prodotti del paese d'Egitto durante i sette anni
di abbondanza.
[35] Essi raccoglieranno tutti i viveri di queste annate buone che stanno
per venire, ammasseranno il grano sotto l'autorità del faraone e lo
terranno in deposito nelle città.
[36] Questi viveri serviranno al paese di riserva per i sette anni di
carestia che verranno nel paese d'Egitto; così il paese non sarà
distrutto dalla carestia".
[37] La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi ministri.
[38] Il faraone disse ai ministri: "Potremo trovare un uomo come
questo, in cui sia lo spirito di Dio?".
[39] Poi il faraone disse a Giuseppe: "Dal momento che Dio ti ha
manifestato tutto questo, nessuno è intelligente e saggio come te.
[40] Tu stesso sarai il mio maggiordomo e ai tuoi ordini si schiererà
tutto il mio popolo: solo per il trono io sarò più grande di te".
[41] Il faraone disse a Giuseppe: "Ecco, io ti metto a capo di tutto
il paese d'Egitto".
[42] Il faraone si tolse di mano l'anello e lo pose sulla mano di
Giuseppe; lo rivestì di abiti di lino finissimo e gli pose al collo un
monile d'oro.
[43] Poi lo fece montare sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava:
"Abrech". E così lo si stabilì su tutto il paese d'Egitto.
[44] Poi il faraone disse a Giuseppe: "Sono il faraone, ma senza il
tuo permesso nessuno potrà alzare la mano o il piede in tutto il paese
d'Egitto".
[45] E il faraone chiamò Giuseppe Zafnat-Paneach e gli diede in moglie
Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. Giuseppe uscì per tutto il
paese d'Egitto.
[46] Giuseppe aveva trent'anni quando si presentò al faraone re d'Egitto.
Poi Giuseppe si allontanò dal faraone e percorse tutto il paese d'Egitto.
[47] Durante i sette anni di abbondanza la terra produsse a profusione.
[48] Egli raccolse tutti i viveri dei sette anni, nei quali vi era stata
l'abbondanza nel paese d'Egitto, e ripose i viveri nelle città, cioè in
ogni città ripose i viveri della campagna circostante.
[49] Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima
quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era
incalcolabile.
[50] Intanto nacquero a Giuseppe due figli, prima che venisse l'anno della
carestia; glieli partorì Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On.
[51] Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, "perché - disse - Dio
mi ha fatto dimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre".
[52] E il secondo lo chiamò Efraim, "perché - disse - Dio mi ha
reso fecondo nel paese della mia afflizione".
[53] Poi finirono i sette anni di abbondanza nel paese d'Egitto
[54] e cominciarono i sette anni di carestia, come aveva detto Giuseppe.
Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutto l'Egitto c'era il pane.
[55] Poi tutto il paese d'Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo
gridò al faraone per avere il pane. Allora il faraone disse a tutti gli
Egiziani: "Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà".
[56] La carestia dominava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì tutti i
depositi in cui vi era grano e vendette il grano agli Egiziani, mentre la
carestia si aggravava in Egitto.
[57] E da tutti i paesi venivano in Egitto per acquistare grano da
Giuseppe, perché la carestia infieriva su tutta la terra.