LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74 |
Genesi 35 |
[1] Dio disse a Giacobbe: "Alzati, và a Betel e abita là;
costruisci in quel luogo un altare al Dio che ti è apparso quando fuggivi
Esaù, tuo fratello".
[2] Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a quanti erano con lui:
"Eliminate gli dei stranieri che avete con voi, purificatevi e
cambiate gli abiti.
[3] Poi alziamoci e andiamo a Betel, dove io costruirò un altare al Dio
che mi ha esaudito al tempo della mia angoscia e che è stato con me nel
cammino che ho percorso".
[4] Essi consegnarono a Giacobbe tutti gli dei stranieri che possedevano e
i pendenti che avevano agli orecchi; Giacobbe li sotterrò sotto la
quercia presso Sichem.
[5] Poi levarono l'accampamento e un terrore molto forte assalì i popoli
che stavano attorno a loro, così che non inseguirono i figli di Giacobbe.
[6] Giacobbe e tutta la gente ch'era con lui arrivarono a Luz, cioè
Betel, che è nel paese di Cànaan.
[7] Qui egli costruì un altare e chiamò quel luogo "El-Betel",
perché là Dio gli si era rivelato, quando sfuggiva al fratello.
[8] Allora morì Dèbora, la nutrice di Rebecca, e fu sepolta al disotto
di Betel, ai piedi della quercia, che perciò si chiamò Quercia del
Pianto.
[9] Dio apparve un'altra volta a Giacobbe, quando tornava da Paddan-Aram,
e lo benedisse.
[10] Dio gli disse:
"Il tuo nome è Giacobbe.
Non ti chiamerai più Giacobbe,
ma Israele sarà il tuo nome".
Così lo si chiamò Israele.
[11] Dio gli disse:
"Io sono Dio onnipotente.
Sii fecondo e diventa numeroso,
popolo e assemblea di popoli
verranno da te,
re usciranno dai tuoi fianchi.
[12] Il paese che ho concesso
ad Abramo e a Isacco
darò a te
e alla tua stirpe dopo di te
darò il paese".
[13] Dio scomparve da lui, nel luogo dove gli aveva parlato.
[14] Allora Giacobbe eresse una stele, dove gli aveva parlato, una stele
di pietra, e su di essa fece una libazione e versò olio.
[15] Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gli aveva parlato.
[16] Poi levarono l'accampamento da Betel. Mancava ancora un tratto di
cammino per arrivare ad Efrata, quando Rachele partorì ed ebbe un parto
difficile.
[17] Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: "Non temere:
anche questo è un figlio!".
[18] Mentre esalava l'ultimo respiro, perché stava morendo, essa lo chiamò
Ben-Oni, ma suo padre lo chiamò Beniamino.
[19] Così Rachele morì e fu sepolta lungo la strada verso Efrata, cioè
Betlemme.
[20] Giacobbe eresse sulla sua tomba una stele. Questa stele della tomba
di Rachele esiste fino ad oggi.
[21] Poi Israele levò l'accampamento e piantò la tenda al di là di
Migdal-Eder.
[22] Mentre Israele abitava in quel paese, Ruben andò a unirsi con Bila,
concubina del padre, e Israele lo venne a sapere.
I figli di Giacobbe furono dodici.
[23] I figli di Lia: il primogenito di Giacobbe, Ruben, poi Simeone, Levi,
Giuda, Issacar e Zàbulon.
[24] I figli di Rachele: Giuseppe e Beniamino.
[25] I figli di Bila, schiava di Rachele: Dan e Nèftali.
[26] I figli di Zilpa, schiava di Lia: Gad e Aser. Questi sono i figli di
Giacobbe che gli nacquero in Paddan-Aram.
[27] Poi Giacobbe venne da suo padre Isacco a Mamre, a Kiriat-Arba, cioè
Ebron, dove Abramo e Isacco avevano soggiornato come forestieri.
[28] Isacco raggiunse l'età di centottant'anni.
[29] Poi Isacco spirò, morì e si riunì al suo parentado, vecchio e
sazio di giorni. Lo seppellirono i suoi figli Esaù e Giacobbe.