Nel Folquini Chartularium, una cronaca redatta nella metà del secolo X dal monaco Folquino di Saint-Bertin, si legge che nell'anno 860 un gruppo di pagani Normanni e Danesi sbarcarono alla foce dell'Yser, nel nord della Francia, e raggiunsero anche l'abbazia benedettina di Saint-Bertin. L'abate e quasi tutti i monaci fuggirono, tranne quattro di loro, che preferirono non abbandonare il luogo. Erano i presbiteri Vorardo e Vinebaldo e i diaconi Gervaldo e Reginardo. I barbari saccheggiarono l'abbazia, incendiarono parte degli edifici e maltrattarono crudelmente i primi tre, che comunque sopravvissero; invece Reginardo, più giovane dei compagni, fu portato via, ma poiché si rifiutava di seguire i Normanni, fu ucciso a colpi di lancia. Anche se soltanto Reginardo è l'unico vero martire, tutti e quattro sono considerati tali e sono elencati come beati nei Martirologi benedettini, il 25 maggio. (lb)