Un altro martire, ucciso sotto l'impero di Dioclcziano, fu il diacono catanese Euplo, la cui venerazione era molto diffusa nell'antichità, come ricordano i tanti luoghi di culto a lui dedicati. La sua fedeltà alla «Parola di Dio» gli valse il martirio, in quanto - sembra - si rifiutò di consegnare i testi dei Vangeli, come invece era richiesto dagli editti imperiali, tanto da dichiarare di non poterlo fare, perché li aveva scritti nel cuore. Sottoposto a giudizio, fu condannato e morì sotto tortura o per decapitazione, a seconda delle diverse tradizioni che ci sono giunte. Da queste, pur discordanti in alcuni particolari, emerge comunque la figura di un uomo semplice, ma profondamente religioso e convinto, fino in fondo, della sua testimonianza cristiana, tanto da sacrificare per essa la vita. (sp)