È venerato fin dal secolo X, in Germania ed in Olanda. La leggenda vuole che avesse origini regali nella natia Inghilterra non ancora unificata, ma le fonti di questa tradizione sono di molto successive al periodo in cui visse e, quindi, non particolarmente accreditate. Si sarebbe trasferito in Olanda alla sequela di san Willibrordo, del quale fu discepolo e zelante collaboratore nell'evangelizzazione dei Frisoni, popolazione locale. Dovrebbe essere uno degli abati che sottoscrissero un documento dell'imperatore franco Pipino per san Willibrordo, nel 714; quindi, la sua morte, di cui non abbiamo data certa, risulterebbe successiva a quell'anno. Diacono («levita Christi»), è sempre raffigurato con il tradizionale abito diaconale, la dalmatica. Per modestia ed umiltà rifiutò gli altri gradi dell'Ordine Sacro, nonostante fosse stato abate e fondatore di una chiesa ad Egmond, città olandese in seguito associata al suo nome, dove fu anche sepolto e dove, nei primi decenni del secolo X, fu anche eretto un monastero a lui intitolato. Andata distrutta l'abbazia a fine del secolo XVI, le sue reliquie, ritenute disperse, furono ritrovate, dopo varie peripezie, a metà del secolo XIX, ed infine trasferite nella chiesa parrocchiale di Egmond (Olanda Settentrionale) nel 1890. Gli vennero fin da allora attribuiti numerosi miracoli. (sp)