Gli Atti di san Pietro di Trevi - eremita itinerante e predicatore - tramandano che lui sarebbe stato per due anni discepolo di Cleto e sarebbe stato da lui presentato al vescovo di Tivoli, Gregorio (1049-1054). Lo storico Pierantoni, nel 1700, ricorda come nella piazza vicino alla cattedrale di Tivoli esisteva un ospedale dedicato a san Cleto. La sede vescovile era denominata «Casa di S. Cleto». Le sue reliquie sono ancora conservate presso la cattedrale sotto l'altare di san Mario. Il suo culto è limitato alla diocesi di Tivoli, dove è venerato il 25 ottobre; in tale data nei tempi antichi era usanza distribuire pane fresco e fave cotte. (ldn)