Il suo nome compare in una leggenda tardiva, in connessione con i racconti limosini sui viaggi di san Marziale. La sua cronologia è incerta. Probabilmente era coevo del proto vescovo d'Angoulème Ausone (Ausonio), martirizzato al tempo dell'invasione dei Vandali, nel secolo III. È certo che al tempo di re Roberto il Pio (987-1031) esisteva presso Angoulème una basilica dedicata ai santi Ausone, Attone e Cesano. Le reliquie dei santi furono disperse dai protestanti nel 1568. La festa fu fissata il 29 gennaio. È venerato anche dalla Chiesa ortodossa. (ldn)