Il significato del suo nome in persiano è «servo di Gesù» (è conosciuto anche come Abdjesus o Ebdieso); molte fonti riportano il suo martirio, avvenuto sotto i regno del persiano Sapore II, sovrano che rifiutò l'alleanza con l'imperatore romano Costantino ed anche la conversione al cristianesimo, che invece perseguitò. Il sacrificio di Abdieso dovrebbe essere avvenuto insieme a quello di un certo numero di compagni di fede, molti venerati come santi, tra cui Acepsima e Giacomo, sia vescovi e presbiteri, ma anche (forse) altri otto diaconi, di cui di uno ci è giunto il nome, Azadone, ugualmente venerato come santo. Secondo alcune tradizioni, Abdieso sopravvisse all'arresto e alle molte torture e fu, infine, liberato, ma di là a poco venne assassinato a pugnalate in odium fidei, quindi è comunque considerato un martire. Il ricordo di questi eventi è stato tramandato anche negli Atti dei martiri persiani, che dovrebbero essere stati scritti da san Maruta, vescovo persinao, quasi loro contemporaneo. (sp)