È un giovanissimo "oblato" presso la cattedrale d'Imola, dove riceve l'istruzione e, in seguito, l'ordinazione diaconale. Desideroso di dedicare le sue cure ai poveri ed agli ammalati si reca presso l'ospedale e la Chiesa di Santa Croce. In quest'ospedale, per sua intercessione, è guarito un cieco inviato a Terenzio da un'ispirazione divina. Immediatamente fatto oggetto di grandissima popolarità, cosa che contrastava nettamente con la sua umiltà, decide di farsi eremita nella foresta di San Pier Laguna, in località Sambuceto, a poca distanza da Faenza, ai tempi luogo inospitale e infestato da lupi. Nonostante il suo desiderio di vita ritirata, è anche qui ricercato da malati per i quali ottiene guarigioni miracolose. Avvertito da un angelo sul tempo della sua morte, si prepara santamente all'incontro con il Signore, convoca gli eremiti della zona, dando alcune raccomandazioni, e si addormenta santamente. A lui è dedicata una chiesa presso la cattedrale di Faenza. Le sue reliquie sono ora presenti nella cattedrale di Faenza e conservate in un'arca quattrocentesca. (ldn)