Si potrebbe riassumere l'esperienza di Stefano semplicemente con le parole che papa Francesco ha usato per ricordarlo nell'Angelus della Fcsta di santo Stefano del 2014: «Oggi la liturgia ricorda la lestimonianza di santo Stefano. Scelto dagli Apostoli, insieme ad altri sei, per la diaconia della carità, cioò per assistere i poveri, gli orfani, le vedove nella comunità di Gerusalemme, egli diviene il primo martire della Chiesa. Con il suo martirio, Stefano onora la venuta nel mondo del Re dei re, dà testimonianza di Lui e offre in dono la sua stessa vita, come faceva nel servizio ai più bisognosi. E così ci mostra come vivere in pienezza il mistero del Natale». In queste brevi frasi c'è tutta la sua storia: diacono (servo) della carità operativa verso i più bisognosi, primo martire e testimone della Chiesa. Ma leggiamo anche cosa gli Atti degli Apostoli ci dicono di lui, nei capitoli 6 e 7: «E scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo [...] imposero loro le mani. Stefano intanto, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. [...] Si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. [...] Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: "Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio". Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo [...| E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: "Signore Gesù, accogli il mio spirito". Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: "Signore, non imputare loro questo peccato". Detto questo, morì». Il martirio di Stefano, come ci è stato tramandato, rispecchia molto la crocifissione di Cristo: sofferenza, sapienza e fiducia. La sua passione, perciò, rimanda direttamente al sacrificio di Gesù, esempio di ogni espressione più autentica di impegno diaconale. A santo Stefano, primo martire, sono state dedicate molte chiese, tra queste forse la più famosa è la Cattedrale di Vienna, dove tra i tanti lì è stato sepolto anche Eugenio di Savoia. Tra quelle antiche mura gotiche ogni diacono, od aspirante tale, può trovare conforto. (sp)