Le notizie su Rufo sono molto scarse, quasi leggendarie. In una lettera ai cristiani di Filippi, san Policarpo (+ 155) parla dei santi Rufo e Zosimo. Poi, per il Martirologio Romano, Rufo e Zosimo «furono nel numero di quei discepoli, che fondarono la primitiva Chiesa fra Giudei e i Greci». Infine, in un elenco di «discepoli del Signore» festeggiati dalla Chiesa bizantina si trova un Rufo che, peraltro, non corrisponderebbe a questo diacono, ma al personaggio omonimo citato nel Vangelo di Marco (cioč il figlio di Simonc di Cirčne; 15,21) o a quello (forse lo stesso precedente?) nominato nella Lettera di san Paolo ai Romani («Salutate Kufo, questo eletto nel Signore»; 16,13); in ogni caso, nell'elenco bizantino non c'č alcun cenno a Zosimo. Una tradizione leggendaria, infine, vuole che Rufo sia nato in una nobile famiglia romana, attorno agli anni 30-35 d.C.; scelse la carriera delle armi, ma dopo un miracolo alla figlia Rufina si fece battezzare; poi, sarebbe stato ordinato diacono. Sarebbe stato martirizzato il 12 agosto dell'anno 83, durante la persecuzione di Domiziano (+ 96 d.C.). La sua festa si celebra il 27 agosto, giorno in cui fu approvato il suo culto. (lb)