Durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano (+ 313), questo diacono di Cesarea vide alcuni cristiani di Antiochia in Siria (oggi in Turchia) che si recavano a fare sacrifici agli idoli e li ammoně severamente a restare fedeli alla loro fede in Cristo. Per questo, fu catturato e, come ricorda il Martirologio Romano, «dopo aver subito crudeli torture e il taglio della lingua, strangolato in carcere con un laccio fu coronato da un glorioso martirio». (lb)