diac. Muritta
Santo - Martire
* cartagine, sec. V ?
† Cartagine, 505
Ricorrenza: 13 luglio

Fonti risalenti al secolo XVIII, tra cui la Storia ecclesiastica di monsignor Claudio Henry, narrano che, durante le persecuzioni ariane contro i cristiani dell'Africa settentrionale, tra le vittime dei Vandali, ci sarebbero stati anche due diaconi, alcuni lettori ed altri giovani. I due diaconi sono ricordati come «un vecchio venerabile», Muritta, e come «l'arcidiacono» Salutare. Sarebbero stati tutti contemporanei del vescovo sant'Eugenio, anche lui oggetto d'atroci torture, anche se questi non perse lì la sua vita, a differenza di Muritta e Salutare, che non vi sopravvissero. Eugenio fu esiliato in Francia e morì qualche anno più tardi ad Alby, ed è ugualmente venerato come martire, a causa delle violenze subite nella terra d'origine.
I santi Muritta e Salutare sono ricordati dal Fleury come coloro che accompagnarono in processione le salme dei martiri Liberato, Bonifacio, Servio e Rustico miracolosamente restituite dal mare all'affetto dei loro confratelli. (sp e ldn)

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