Mauronto appartiene ad una vera famiglia di santi: suo padre, san Adaldo, era membro della corte di Dagoberto I e Clodoveo II; la madre, santa Rictrude, tre sorelle sante Clotsinda, Eusebia e Adalsinda. Da non confondere con l'omonimo Mauronto vescovo di Marsiglia e abate di San Vittore ai tempi di Carlo Martello. Nato nel 634, fu bartezzato da san Ricberio, abate di Centula. Dopo la morte violenta del padre, avvenuta in occasione di una spedizione in Guascogna, fu inviato, ormai quindicenne, alla corte di Clodoveo II per completare la sua educazione. Sotto la guida di un altro santo, Arnaldo, decise di seguire Cristo nella via religiosa, rinunciando alla fidanzata ed agli onori del mondo. Fu ordinato diacono e in seguito, per obbedienza, fondò un monastero a Breuil-sur-Lys in un appezzamento di terra di famiglia. La corte reale di Teodorico I lo richiamò in servizio come Cancelliere qualche anno dopo. In questo periodo accolse il santo vescovo di Sion (Svizzera), Amato, in esilio, e gli affidò fino alla sua morte il governo dell'abbazia. Rientrato dal servizio a corte, Mauronto condusse, come diacono e abate, contemporaneamente i monasteri di Breuil e l'abbazia di Marchiennes dove era morta la madre nel 688. Morì il 5 maggio 701 e fu sepolto accanto alla madre nella chiesa dell'abbazia di Marchiennes. Mauronto è patrono della città di Douai, dove furono trasferite le sue spoglie nell'870 a causa dell'invasione dei Normanni. La città di Merinvilla, costruita attorno al monastero, deve il nome a questo santo. (ldn)