Nacque a Verucchio (Rimini), forse nel 1270. Fu canonico della cattedrale di Rimini e nel 1292 anche vicario del vescovo Guido. Il 18 febbraio 1311 testimoniò alla stesura del testamento di Malatesta da Verucchio. Secondo documenti del tempo, condusse una vita «esemplare per carità» e compì alcuni miracoli. Morì il 1° dicembre 1320. Nell'agosto del 1388 il vescovo Leale Malatesta (+ 1400) ne scoprì il corpo incorrotto, vestito con i paramenti diaconali, nella cattedrale di santa Colomba. A sua volta, Antonio Gualdi, nobile riminese legato ai Malatesta, ottenne una grazia per intercessione di Giovanni: in segno di ringraziamento, nella cattedrale fece costruire una cappella in onore del diacono e ne fece mettere le spoglie in un'arca. L'anno dopo Pandolfo Malatesta e Isabella Ordelaffi si recarono a visitare la cappella e l'arca fu aperta per venerare la salma intatta. Nella cappella, meta di devoti, sarebbero avvenuti vari miracoli. Quando il titolo di cattedrale passò alla chiesa di san Francesco, le reliquie di Giovanni Gueruli furono trasferite nel nuovo duomo, l'odierno Tempio Malatestiano. Nel 1808 papa Pio VII lo dichiarò beato. Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, per evitare che i resti fossero dispersi, furono portati nella chiesa Colleggiata di Verucchio. L'iconografia lo rappresenta con la dalmatica, ai piedi della Croce, al centro della quale compare il Volto Santo. Poiché anche antichi ex voto lignei raffigurano il beato e il Volto Santo, si pensa che Giovanni Gueruli abbia avuto una visione di Cristo. (lb)