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Coreggia

Dintorni di Alberobello
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Coreggia è una frazione di limitate dimensioni.
Senza l'apporto delle sue terre, Alberohello avrebbe conservato il suo iniziale esiguo territorio.
Il centro di Coreggia, negli ultimi anni, è cresciuto per il numero degli abitanti, circa un migliaio, divenuto stanziale, mentre nei mesi caldi ad esso si mescolano gli ospiti in cerca di refrigerio.
Intorno al nome esistono delle congetture, senza che nessuno sia al momento riuscito a chiarire il significato.
Secondo il sacerdote Giovanni Girolamo sta ad indicare una striscia di territorio; altra interpretazione trova in "corregge" l'uso di finimenti che i cavalli ricevevano durante la dominazione della Serenissima in Puglia, prima di essere adusi nei tornei, nelle parate e nelle guerre.
Danno vita al centro agricolo poche case ed un'iniziale chiesetta del 1748. Dopo una trentennio da questa data una scuola rurale accoglie i ragazzi della borgata.
Fino al 1895, la storia della frazione si mescola a quella di Monopoli e a seguito di alterne vicende di natura giuridico-amministrativa viene annessa al Comune di Alherobello. Un'epigrafe in latino, posta sul muro a mezzogiorno della chiesetta, ricorda la sua annessione: "Quam spectas plagam - ubique vitibus oleis domunculis ornatam - veteribusque excultam colonis arberobellensibus - hanc Umbertus Rex - Angelo Turi equite ac syndaco urgente - ut civium vota primorumque incepta explerentur - a monopolitano jure vindicatam - communitati arberobellensi - restituit - A.D. MDCCCXCV".
(Questa zona che tu ammiri adorna di viti, di ulivi e casette, già coltivata dai vecchi coloni alberobellesi, insistentemente premurandosi il Sindaco Cav. Angelo Turi, per compiere i voti dei cittadini e i tentativi dei loro capi, il re Umberto I, sottrattala alla giurisdizione di Monopoli, l'aggregò al Comune di Alberobello, l'anno del Signore 1895).
Gli abitanti di oggi sono circa mille, laboriosi e pieni di vita, hanno due chiese (Madonna del Rosario e S. Vito) un edificio scolastico per la scuola elementare, una scuola materna, un oleificio, un ufficio postale, una succursale di banca, bar, ristoranti...

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Angelo Martellotta