ERA egli maggiore di due anni di suo fratello Luigi, qui di seguito biografato. Studiò nel seminario di Conversano, dove, nel 1860, fu ordinato sacerdote dal Vescovo Mucedola. Oltre alle occupazioni ecclesiastiche, ebbe anche quelle scolastiche come insegnante elementare e la sua severità, spesso manesca, rimase memorabile.
A lui è da riconoscere il merito di aver contribuito al progresso economico di Alberobello coll'impiantarvi, nel '69, il primo molino a vapore in società con suo fratello Pietro e con suo cognato Menga di Monopoli.
Di acuto ingegno, scrisse con eletta forma vari discorsi di occasione, per lo più rimasti inediti ed andati dispersi.

BIBLIOGRAFIA.

1. - «In morte del Sac. Antonio Agrusti». Elogio funebre; 11 giugno 1881. Lo stesso opuscolo contiene anche necrologie di altri. Pp. 24.
2. - «In morte di Re Vittorio Emanitele II». Elogio funebre; 1878.

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