FIGLIO del massaro Gregorio e di Maria Carolina Serio, D. Angelo aveva bello ingegno e gran cuore: doti che si rispecchiavano anche, nelle sue adoniche forme. Si ebbe la consacrazione sacerdotale (24-5-1868) in Conversano, dal Vescovo Spilotros, nel 1869. In una lettera di presentazione a D. Giacomo Bernardi, Arciprete di Alberobello, il Rettore Morea cosi scrisse di lui: «Vi consegno un angelo, sappiate custodirlo»; e fu vice parroco solerte, generoso, instancabile ed eccellente predicatore.
Patentatosi Maestro nel 1876, insegnò nelle Scuole Elementari di Alberobello con ammirevole efficacia. Poscia ritiratosi, per causa di lotte partigiane, alla vita agricola, morì per sinistro di caccia, il 16 dicembre 1885, nella masseria paterna in agro di Mottola, nella giovane età di 39 anni.

BIBLIOGRAFIA.

1. - "Per la morte delL'Avv. Giovanni Nardone". Elogio funebre letto in Alberobello il 2 gennaio 1882. Tip. Benedetto Favia, Conversano, 1882. Pp. 28.

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