FIGLIO del massaro Gregorio e di Maria Carolina Serio, D. Angelo aveva bello ingegno e gran cuore:
doti che si rispecchiavano anche, nelle sue adoniche forme. Si ebbe la consacrazione sacerdotale
(24-5-1868) in Conversano, dal Vescovo Spilotros, nel 1869. In una lettera di presentazione a D.
Giacomo Bernardi, Arciprete di Alberobello, il Rettore Morea cosi scrisse di lui: «Vi consegno un
angelo, sappiate custodirlo»; e fu vice parroco solerte, generoso, instancabile ed eccellente predicatore. BIBLIOGRAFIA.
1. - "Per la morte delL'Avv. Giovanni Nardone". Elogio funebre letto in Alberobello il 2 gennaio 1882.
Tip. Benedetto Favia, Conversano, 1882. Pp. 28.
|