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SAMUELE Lippolis nacque il 13 agosto 1884 dal tintore Biagio e da Grazia Marraffa.
Fece i primi studi ginnasiali in Alberobello, sotto la guida del valente Sac. D.Francesco D'Onghia
ed ebbe per condiscepoli Michelangelo La Sorte, Giovanni Sisto di Domenico e l'A. del presente.
Dopo due anni, passò a Monopoli, dove completò il Ginnasio con ottimi voti, nel 1899. Poscia studiò
in Bari negli Istituti inferiore e superiore di Commercio, nei quali ebbe agio di studiare le materie
da lui preferite: Chimica e Merceologia (che fin d'allora dovevano indicare la via del suo avvenire)
e le lingue straniere, che dovevano coadiuvare la conquista delle sue aspirazioni.
Il prof. Francesco Canzoneri, dell'Istituto Superiore, lo volle per suo assistente, onde incoraggiarlo
nello studio della sua materia. Dopo il primo biennio dell'Istituto Superiore di Commercio, passò, nel
1902, nell'Istituto Industriale «Lorenzo Cobianchi» di Intra sul lago Maggiore, ritenendolo il più
adatto alla sua meta professionale e preferendolo agli altri per le sue bellezze naturali, decandategli
dal suo maestro di V Elementare, il Sac. D. Giov. Sisto, che aveva visitate quelle località. Questo
dimostra quale incancellabile influsso esercitano le impressioni infantili sull'animo. Cosi, nel 1904,
uscì da quell'Istituto diplomato Chimico Industriale, specializzato in Chimica Tintoria. Evidentemente
l'influenza atavica aveva agito sulla vocazione del Nostro, poiché i suoi antenati, emigrati dalla Spagna
in seguito ai moti politici e stabilitisi in Puglia, si erano tutti dedicati ali' industria tessile e tintoria.
Presto il Lippolis fu assunto nel Cotonificio di Carlo Sutermeister, oriundo svizzero, al quale egli era
stato magnificato dai figli di costui, ex suoi condiscepoli. Dopo alcuni mesi di pratica, entrò in prova
nel Cotonificio Furter sito in Crusinallo - non lungi da Intra - in quegli opifici ove si sarebbe svolto
il resto della sua vita laboriosa, ascendendo brillantemente impieghi di capitale importanza e cariche
di comando, che successivamente gli vennero affidati dall'amministratore Federico Rothpletz - un altro
svizzero, vero galantuomo nel senso più lato della parola - il quale apprezzò subito le doti e le capacità
del Lippolis e gli dette modo di svilupparle proficuamente. Difatti questi, entrato come Chimico della
tintoria nel 1904, ne divenne Direttore nel 1908 e, nel 1911, pur non essendone abilitato, gli fu affidata
la Direzione della Filatura, facendo assegnamento sulle sue doti di rapido apprendistato e di organizzatore delle maestranze.
Nel 1932, in seguito ali'immatura morte del Rothpletz (il quale era stato per il Nostro un secondo padre),
il Cotonificio Furter passò nelle mani di nuovi gruppi finanziari, ma ciò nonostante il Lippolis venne
confermato nelle sue molteplici superiori mansioni direttive, perché : onesto a tutta prova, tecnico
multiforme di lunga e profonda esperienza, organizzatore di primo ordine. E per questi meriti eccezionali
passò nel 1936, sotto il suo controllo anche il reparto di Tessitura e Finissaggio, talché il Lippolis
divenne il Direttore Generale Tecnico di tutti i reparti del grande Cotonoficio Furter, dove attualmente
sono occupati oltre 2000 operai, più di 100 impiegati e vi si producono annualmente circa 5000 chilometri
di tessuti. Nel 1937, al Lippolis venne pure concessa la firma «per procura» della Società.
Quale titolo di legittimo orgoglio non costituiscono questi meriti per la sua natia Alberobello?
Fra i tintori vi è una certa solidarietà di categoria e nel contempo di gelosia professionale. Quando
fra essi si discorre di tecnica, nessuno perde una parola, perché ognuno spera di carpire al compagno
qualche segreto dei procedimenti tintoriali, ma ciascuno serba un ermetico silenzio sul suo proprio
«ricettario». «Un chimico - dice il filosofo W. R. Emerson - giammai confiderebbe ad un altro chimico
i suoi segreti, foss'anche per un regno».
Ora, il Lippolis fece diversi studi chimici e tecnici che diedero un forte impulso alla produzione del
Cotonificio Furter; studi, formule e procedimenti che, nella loro maggior parte, vennero tenuti segreti,
col risultato che oggidì tutti sanno nell'Italia tessile del Nord, che la produzione Furter è fra le più
apprezzabili per qualità e costanza di tipi. Tale ascesa, è doveroso riconoscerlo, è collegata all'indirizzo
tecnico conferito al Cotonificio dalla direzione del Lippolis in 44 anni di lavoro e di studi. Quando
la pubblicazione di essi potè farsi senza pregiudizio per gl'interessi della Ditta, il Lippolis pubblicò
articoli - su riviste tessili e tintoriali e sul giornale «Il Sole» di Milano - riflettenti l'industria
tessile in generale ed in particolare il cotone, le nuove fibre artificiali, quali il rayon, il nylon,
il makò, la lanital, ecc.
Chiudiamo questo condensato profilo (dal quale, per ragioni di brevità, abbiamo omesso diversi
interessanti particolari) col rivelare una confessione del Nostro, cioè : che in lui, vissuto
per tanti anni nel Nord, non si è spenta l'ansia di ritornare e di rimanere per sempre nella
propria terra madre, nella buona e popolosa terra del Sud che, seppure insufficiente a dare
ricetto e ad alimentare tutti i suoi figli costretti a pellegrinare pel mondo, dona loro,
stando lontani, una forza fisica di laboriosità ed una fiamma di morale resistenza, che li
conforta con la speranza di ritornare un giorno laggiù, per vivervi in un benessere, sia
pure relativo, ma sicuramente consolante e felice.
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