I suoi genitori lo educarono al culto della famiglia, della Religione, della Patria, del lavoro.
Studiò in Conversano e Bari (Ist. Tecnico); più tardi in Firenze, presso l'Istituto Superiore di Scienze Sociali, e in Napoli presso l'Istituto Superiore Orientale dove, in seguito a concorso per titoli, fu destinato dal Ministero della Guerra per lo studio di materie coloniali e delle lingue Amarica e Tigrina come preparazione al servizio politico-amministrativo nelle nostre colonie africane.
Il Ricci entrò nella carriera militare col grado di sottotenente, durante la Ia guerra mondiale (1915-1918), prendendo parte a molteplici azioni belliche sul Carso (S. Michele, S. Martino, Bosco Cappuccio, Monfalfone) e sul Monte Tomba - Monfenera, distinguendosi per ardimento, tanto da meritarsi due medaglie al Valor Militare.
Durante tale campagna di guerra riportò tre ferite, una delle quali al polmone sinistro con ritenzione di proiettile sul ventricolo sinistro del cuore.
Nel 1919 fu nel Dodecanneso e in Asia Minore quale Segretario di Tribunale di guerra e Giudice Istruttore supplente presso il Corpo di Spedizione italiano in Anatolia.
Nel 1920, avendo vinto apposito concorso per titoli, venne inviato a Buenos Ayres (Argentina) e Nizza (Francia), col grado di tenente, in qualità di regio Addetto presso quelle nostre Rappresentanze diplomatiche e consolari. Ritornato in Patria, nel 1923, chiese ed ottenne di andare in Cirenaica, dove, al comando dei nostri fedelissimi ascari eritrei, si distinse in vari combattimenti contro i ribelli, meritandosi un'altra medaglia al Valor Militare «sul campo».
Fu poi in Eritrea dal 1927 al 1929, ed in Etiopia nel 1936-38 quale Aiutante di Campo di una Brigata Coloniale, guadagnandosi in aspro combattimento contro notevoli forze ribelli una quarta medaglia al Valor Militare.
E', altresì, insignito di tre Croci di guerra, e delle onorificenze di Commendatore della Corona d'Italia, di Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro di «motu proprio» quale superdecorato di guerra, nonché della Croce di Cavaliere della Stella Coloniale.
Ottenne, per meriti personali e per esami, la promozione a scelta anticipata al grado di Maggiore.
Rimpatriato dall'A.O.I., nel 1939 veniva destinato, perché studioso di argomenti militari coloniali, presso l'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito.
Ivi, sulla scorta di documenti, collaborò alla compilazione della «Storia della Campagna per la conquista dell' Impero» e compilò relazioni e studi vari relativi alle imprese militari italiane in Africa ed alla recente guerra.
I suoi scritti sono inclusi anonimamente, com'è in uso negli uffici pubblici, nel I. Volume della «Campagna 1935-36 in Africa Orientale», che comprende i precedenti del conflitto e, conseguentemente, gli studi compiuti dalle Autorità responsabili della difesa delle nostre Colonie in A.O., in vista di particolari situazioni politiche, nella eventualità di una guerra fra l'Italia e l'Etiopia.
«La preparazione militare» forma appunto l'argomento di detto volume. In esso una prima parte abbraccia il periodo storico 1895-1926, presentando studi e memorie compiuti negli anni 1896, 1908, 1914-18 e 1926; la seconda parte tratta dei progetti operativi, dei provvedimenti e delle misure di sicurezza attuate nelle nostre Colonie in conseguenza dell'aggravarsi della tensione e della minacciosa situazione determinatasi a seguito degli incidenti di Ual Ual.
Collateralmente a questi lavori d'ufficio, il Ricci scrisse anche articoli di carattere storico-militare su giornali esteri e su giornali e riviste militari italiani. Attualmente egli riveste il grado di Colonnello, in servizio presso il Ministero della Difesa.
Concludiamo col dire che il Col. Ricci è uno dei nativi cittadini più valorosi, onorevoli e simpatici che Alberobello abbia mai avuto.

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