LA signorina Perrini ebbe per genitori l'organista Sante e la casalinga Antonia Potenza. Le tradizioni musicali nella famiglia Ferrini risalgono - per quello che ci vien detto - al Seicento, quando un Conte Acquaviva invitò uno dei fratelli Perrini, musico di Francia di passaggio per Napoli, a stabilirsi nella sua Contea di Conversano. Vi fu inoltre il Canonico D. Leonardo Perrini, vissuto nella prima metà dell'Ottocento, il quale fu un distinto organista e cantore della famosa chiesa di S. Chiara in Napoli.
La Nostra frequentò l'Istituto Magistrale di Bari, dove si abilitò Insegnante, nel 1919. Poscia si diplomò in Calligrafia e, nel 1921, ottimamente preparata dal celebre tenore di grazia Fernando De Lucia, si diplomò in Canto e Arte Scenica nel Conservatorio S. Pietro a Majella in Napoli. Nello stesso anno debuttò in Martina Franca, nell'opera «Cavalleria Rusticana». Nel 1922, cantò nella «Dona Flora» di Niccolò Van Westerhout, nel teatro Mercadante di Altamura, riportando grande successo.
Poco tempo dopo (1924), partì per l'America del Sud, dove cantò nelle città di Buenos Ayres, Montevideo, Mendoza, Bahia Bianca, e in altre. Il suo repertorio comprendeva le opere : Tosca, Bohème, Pagliacci, Trovatore, Cavalleria, Traviata.
Dopo una brillante tournée, durata circa 3 anni, il soprano Perrini rimpatriò nel 1927 e, caso strano, non più si mosse dalla casa paterna. Il suo inatteso ritiro dal teatro lirico, che ella pur avea calcato con successo avendone i richiesti requisiti fisici ed artistici, rimase un enigma. Ma parrebbe che la faccenda stesse così: dato che ella possedeva parecchi titoli di studio, i suoi famigliari - mossi da eccessivo affetto - la illusero che, avvalendosi di essi, avrebbe potuto ugualmente condurre vita comoda, senza andare pellegrinando per il mondo.
Grave errore che tarpò una gloria in sul nascere!

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