QUANDO i suoi genitori Francesco e Rosa Fumarola si trasferirono da Martina Franca ad Alberobello, egli aveva superato da poco i dieci anni. Compiute le elementari, si preparò nella scuola privata di Don Francesco D'Onghia per l'ammissione alla Scuola Normale, che frequentò con lode in Bari, diplomandosi maestro nel 1901.
Di famiglia numerosa, volle contribuire ai bisogni di essa: riuscito vincitore in un concorso per un posto, entrò nell' insegnamento nella borgata rurale Coreggia, dove si recava quotidianamente percorrendo 6 km. a piedi. Questa vita egli condusse dall'ottobre 1901 al dicembre 1903, quando partì per il servizio militare, nel quale fu allievo ufficiale del 4. Regg. Genio.
Nel nov. 1905 tornò in famiglia, ma riuscito vittorioso in un altro concorso, ebbe la nomina d'insegnante nelle scuole di Genova. Con tenace volere, con spirito anelante al grande, con passione allo studio si portò in prima linea nell'ambiente scolastico e sociale di quella nobile città.
Alla guerra 1915-18 partecipò da volontario e ne tornò tenente del Genio, decorato di due Croci di Guerra e di una al valor militare con la seguente motivazione: «Nell'aspro infuriare della battaglia, ferito il comandante della compagnia, ne assumeva il comando e, dando mirabile esempio di coraggio e sereno sprezzo del pericolo, raggiungeva gli obbiettivi assegnatigli. Piave, giugno 1918».
Nel 1919, primo nel concorso per direttori didattici, in Genova, fu nominato alla Direzione del gruppo «Em. Celesia», in Castelletto. Le sue iniziative didattiche, fra cui il cinematografo scolastico, attuato primo a Genova fra i primissimi in Italia, e altre istruttive istituzioni lo resero noto fra gl'innovatori, si che la «Celesia» fu visitata da studiosi e da autorità. Fu membro dei consigli direttivi di varie associazioni e presidente del Comitato per un ricordo ai Maestri Caduti in guerra, che vennero onorati con una targa di bronzo nel Museo Pedagogico, nel 1926.
Anche nella Scuola Em. Celesia fece apporre una lapide in memoria degli alunni sacrificatisi per la Patria, con la concisa ed espressiva epigrafe: «La Scuola li ebbe come voi fanciulli - Li ha sacri la Patria cui diedero la vita - Abbiatene voi nel cuore incisi i nomi».
Nel 1932, ottenne la medaglia d'argento dei Benemeriti della P. I.; nel 1943, la promozione ad Ispettore Scolastico, classificato fra i primi, indice significativo dei suoi molti meriti.
Pur vivendone lontano, non cessò mai d'amare Alberobello, né mai mancò di visitarla annualmente e di esaltarla in applaudite conferenze, integrate con proiezioni luminose, nelle Università Popolari di Genova e della Liguria, di Milano e di altre città del Nord, dove fu spontaneo divulgatore e valorizzatore della Puglia sotto i suoi più interessanti aspetti.
Amante della storia, delle scienze, dell'arte, coltivò con successo romanzo, poesia, teatro; si dilettò d'urbanistica, di acquedotti, di architettura romanico-pugliese; negli studi di pedagogia e di didattica impostò un originalissimo metodo scientifico-ortofonico per l'insegnamento dell'alfabeto. Mente poliedrica che, con la parola e con gli scritti, fa onore a sé, alla Puglia e alla diletta indimenticabile Alberobello.

BIBLIOGRAFIA.

1. - «La Stella». Libretto per melodramma in un atto. 1905.
2. - «Scuola e perfettibilità». Studio didattico. Edizioni Arti Grafiche, Genova. 1907.
3. - «Etelia». Dramma in tre atti. Berrea Rizzi, Casale Monferrato, 1915.
4. - «II più singolare paese d'Italia: Alberobello». T. C. I. 1919.
5. - «L'Acquedotto Pugliese». T. C. I. 1921.
6. - «Le fonti dell'Acquedotto Pugliese». T. C. I. 1922.
7. - «Monumenti di Puglia: le Cattedrali». T. C. I. 1924.
8. - «Il problema stradale di Bari», «Le Strade», Milano, 1919.
9. - «Sillabario Ortofonico». Genova - Firenze, 1921, 1925.
10. - «II sogno e l'uomo». Romanzo. Casa Ed. Sapientia, Roma. 1932.
11. - «Il Caporizzo». Romanzo d'ambiente della Murgia dei trulli. Casa Ed. Apuania, Genova. 1934.
12. - «Fanti in marcia». Romanzo. MS. Liriche musicate ed eseguite in pubblico.
13. - «Sul Cormòr». Musica del Mo. Nino Panin, Udine. 1905.
14. - «A Nino Bixio». Musica del Mo. Luigi Parodi, Genova. 1914.
15. - «Al Seminatore». Musica del Mo. Mario De Vecchi. 1921.
16. - «Eroica». Musica del Mo. Mario De Vecchi. 1921.
17. - «Invocazione» Musica del Mo. Natale Carosio.
18. - «L'Annunzio», «La Preghiera». Musica del Mo. Natale Carosio. Furono presentati in omaggio a S. S. PIO XII nel 1947.
19. - «A rimpiattino». Musica del Mo. Natale Carosio.
20. - «A San Giovanni Bosco». Musica del Mo. Natale Carosio.

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